Corno Piccolo
Un giudizio universale... di calcare!
La roccia del Corno Piccolo è dotata di luce propria... con riflessi a volte rosati, a volte dorati. Oggi Sua Maestà il Gran Sasso fa il timido e si nasconde sotto le nuvole. Noi non ci arrendiamo e da bravi innamorati andiamo a toccare quella roccia con mano e a sbirciare dietro la bianca cortina.
Partenza da Prati di Tivo, con la cabinovia e con lo zaino pieno di aspettative.
La Madonnina è immersa in una nuvola, nonostante il vento freddo.
Ci incamminiamo speranzosi verso il Rifugio Franchetti.
A farci compagnia ci sono Dino e José, altri amici hanno pernottato su e ci aspettano.
Il Franchetti sbuca fuori dalla nebbia prima del previsto.
I nostri amici sono già partiti, al rifugio ci sono solo Luca e un Chicco assonnato.
Allora, forza! Proviamo a raggiungerli.
Alla Sella dei Due Corni il sipario delle nuvole si apre e ci concede...
... un assaggio di roccia... le Fiamme di Pietra del Corno Piccolo.
Transitiamo sotto il Campanile Livia...
... e all'imbocco della via normale, incappiamo in Francesca e Bruno. Il branco ora è al completo, festeggiamo l'incontro con uggiolii e scodinzolate (da bravi lupi) e riprendiamo la salita.
Non è stagione, ma qualche fiore ancora resiste. Una sassifraga...
... e una campanula (le foglie palmate di chi sono?).
La normale al Corno Piccolo non è una semplice passeggiata, ci sono tratti in esposizione, passaggi in arrampicata (facili) e anche il divertente attraversamento di un buco sotto un masso.
Con la nebbia si vede poco (purtroppo), e la Val Maone e i Pilastri dell'Intermesoli possiamo solo immaginarli. Scongiurate invece le vertigini causate dal senso di vuoto... qualcuno è più contento!!
In questa montagna tanto intima e velata dalla nebbia, la vista diventa secondaria e gli altri sensi si acuiscono: si va avanti col tatto e con l'udito (le rocce e le risate).
Un ultimo canale e sbuchiamo sulla cresta della Prima Spalla.
Manca poco.
Ancora qualche passo...
... ed eccoci alla croce!
Vetta di Corno Piccolo, a quota 2655 m.
Qualcuno è salito dalla Danesi, qualcun'altro dal Canale di Mezzo.
Sua Maestà con la consueta generosità ci concede un'altra sbirciatina. Le nuvole, vorticando intorno, si aprono a mostrarci il Rifugio Franchetti...
... le guglie della frastagliata cresta Sud...
... e le vette del Corno Grande, scrigno del Ghiacciaio del Calderone.
Dopo il panino, la foto di gruppo. Bravi tutti!!
Si riscende.
Un minuscolo sedum atratum (borracina scura) in fase di fruttificazione.
La risalita alla Sella dei Due Corni.
Si va sul Corno Grande? Scherzo!!
Andiamo da Chicco per un po' di coccole distensive.
Che batuffolone tenero!!
La panca ci scatta una foto tutti insieme... grazie!!
Luca si prepara a chiudere e la cabinovia ci aspetta. Bisogna andare (uffa!).
I bastioni rocciosi dell'anticima nord della vetta orientale...
... finalmente!! Torniamo alle nostre tane con questa vista nel cuore.
Scende anche Luca.
Chicco, prima di partire, saluta Macchia, "Beato te che puoi restare!".