Eremo di San Domenico a Villalago
Un tuffo nel verde smeraldo del Lago di San Domenico.
La neve fa i primi timidi tentativi di imbiancare i parchi abruzzesi. A Villalago, però, non è ancora arrivata, anche se l'aria frizzante porta già il suo profumo.
Mario Caranfa ci accompagna a visitare la parrocchiale dedicata alla Madonna di Loreto, dove sono custoditi alcuni dei tesori più preziosi legati al culto di San Domenico Abate, vissuto in questi luoghi intorno all'anno Mille: alcune travi del letto dove riposava il Santo e una sua reliquia (un molare!).
È da qui che parte la processione che il 23 agosto di ogni anno porta la statua del Santo fino alla grotta di Prato Cardoso.
La vista sulle gole dall'alto dell'abitato.
Con Mario saliamo fino alla parte alta del centro storico, per visitare la torre medievale, oggi Museo delle Arti e dei Mestieri.
Mario ha davvero tanto da raccontare sulle tradizioni del borgo e sul lavoro di ricerca svolto negli anni passati per raccogliere tutti gli oggetti esposti. Complimenti per la passione!
Altra tappa alla piccola chiesa di San Michele Arcangelo (immancabile nell'Abruzzo montano), per ammirare la lunetta in pietra dell'XI sec, proveniente dall'ormai diruto monastero di San Pietro in Lago. Sulla cornice dell'arco, i volti tondi dei monaci... che meraviglia!
Ringraziamo Mario e proseguiamo l'escursione. Un comodo sentiero nel bosco conduce fino al lago di San Domenico, bacino artificiale creato negli anni '20 con una diga sul fiume Sagittario. Nella foto è ben visibile la grotta che ospitò il santo e la chiesetta di Prato Cardoso costruita a chiusura dell'eremo.
Nel 2005 il Comune di Villallago istituisce la Riserva Naturale Regionale del Lago di San Domenico, per valorizzare il territorio e favorire la ricostituzione degli ambienti naturali.
Quando il livello dell'acqua è basso, si intravedono gli archi del vecchio ponte, che consentiva l'accesso all'eremo prima della costruzione della diga.
Alla Grotta di San Domenico si accede dall'interno della chiesa.
Sulla vita del santo e sui miracoli che compì in quest'area c'è tanto da raccontare... l'eremo è visitato dai devoti anche di fuori regione.
... le pareti e l'acqua di stillicidio della grotta sono intrise di sacralità per la presenza del santo.
L'avifauna migratoria comprende molte specie di passo, tra cui germani reali, svassi e e folaghe.
Nel bacino confluiscono anche le acque della sorgente Sega, che nasce dagli anfratti della valle di Prato Cardoso e si riversa nel lago solo dopo pochi metri.
Gli amici che partecipano all'escursione vengono da lontano. Un caro saluto a tutti loro.
Si risale al paese per altra via...
... in bilico sulle acque smeraldine del lago.
Il Lago di Scanno, la cui superficie ricade per due terzi nel territorio del Comune di Villalago non è visibile dal borgo. La vista è impedita proprio dall'enorme frana, staccatasi dal Monte Genzana tra 12.000 e 3.000 anni fa, che creò lo sbarramento naturale alle acque del fiume Tasso.
Torniamo alle auto, attraversando il borgo, ricco di scorci suggestivi, con i suoi suppuort...
... le gradinate, i vicoli, le piazzette...
... e le torri ormai inglobate nell'abitato.