Il Velino (2486 m) s’innalza ripido dalla Conca del Fucino e offre la sua immagine da cartolina, così come appariva a Steinitzer ai primi dell’800: "Sul lato sinistro, il Monte Velino appare come una potente piramide a due vertici, mentre alla sua base si estende il bacino dell’antico Lago Fucino, circondato da alti monti dalla sagoma imponente". Per noi appassionati frequentatori del Gran Sasso è la lontana piramide che si staglia nitida all'orizzonte ovest, poco più a destra dei bastioni biancheggianti della catena del Sirente.
Il terzo massiccio dell'Appennino racchiude molti aspetti peculiari della montagna abruzzese, tutta da scoprire e percorrere. Lunghi valloni si alternano a brulle dorsali e a circhi glaciali, a formare una ragnatela di territorio incredibilmente esteso e variegato. L'itinerario più selvaggio e suggestivo che attraversa il cuore di questo massiccio è quello che prende il via da Campo Felice. Sale al Colletto di Pezza, che ospita lo storico Rifugio Vincenzo Sebastiani (appena ristrutturato), prosegue poi con una lunga e panoramica cavalcata di cresta fino alla vetta del Velino, passando per il Bicchero e il Monte Cafornia.
La notte al rifugio regala tutte le emozioni del pernotto in quota (a 2102 m): il tramonto, la trapunta di stelle, la cena in compagnia, l'alba che tinge di rosso le cime della montagna. L'itinerario A/R ci consentirà di lasciare parte del peso al rifugio e viaggiare con lo zaino più leggero.
Dalla vetta la vista spazia a 360 gradi su tutti i gruppi montuosi dell'Appennino Centrale, il Gran Sasso, la Maiella, i Monti Marsicani, i Monti Ernici e i Monti Simbruini. Il lago non c'è più, prosciugato a fine '800, resta però il "Signore del Lago", a vegliare da migliaia di anni sulle sorti degli uomini... e sui nostri passi innamorati!
Per lunghezza e dislivello, l'escursione richiede allenamento ed esperienza di montagna.