La Val Maone, stretta tra i pilastri rocciosi del Pizzo d'Intermesoli e le giogaie del Corno Piccolo, è una delle vallate glaciali più belle del Gran Sasso... è una storica via di passaggio tra l'aquilano e il teramano, la via dei carfagni e dei cardatori di Pietracamela... è il tempio dei pastori e delle capanne in pietra... è l'inferno bianco dove si è consumata la tragedia di Cambi e Cichetti... è una eccezionale palestra di roccia per alpinisti e appassionati di bouldering... è il luogo dove fioriscono peonie e pulsatille e dove è possibile incappare nella Rosalia alpina... è una classica imperdibile!!

L'itinerario piuttosto lungo e vario, prende il via dal piazzale di Prati di Tivo, percorre il fondo valle in salita, facendo tappa alle cascate del Rio Arno, alla Grotta dell'Oro e alle Capanne, fino a raggiungere l'anfiteatro di Campo Pericoli e lo storico Rifugio Garibaldi (2231 m), quasi invisibile nel labirinto di conchette fiorite, doline e macchie di neve. Scende poi fino ai pittoreschi vicoli di Pietracamela attraverso la faggeta e seguendo il canto del Rio Arno... che ancora oggi racconta al pellegrino della valle il dramma dei due giovani alpinisti, che furono sorpresi dall'implacabile bufera di neve del febbraio del 1929. "Terminate le provviste, ci rechiamo, o meglio, speriamo di giungere a Pietracamela", lasciarono scritto nel diario del Rifugio Garibaldi.

L'itinerario non presenta difficoltà di tipo alpinistico, ma per lunghezza e dislivello necessita di un buon grado d'allenamento.