Pasquetta da Peppina
Da Pettorano sul Gizio al Vallone di S. Margherita + pic-nic nell'area dei mulini.
Riserva Naturale Regionale Monte Genzana - Alto Gizio.
Con la primavera è tornata a farsi vedere nella Riserva la nostra adorata orsa Peppina, in compagnia dei suoi 3 cuccioli (guarda il video). Non c'è da stupirsi che Peppina abbia scelto di vivere in questo territorio... e non è l'unica ad esserne rimasta affascinata.
Maurits Cornelis Escher scoprì l'Abruzzo nel 1929 e se ne innamorò. Per un nordico (Escher era olandese) abituato alla visione di un orizzonte ampio e lineare, le ripide e scoscese montagne della nostra regione, con i paesini arroccati, esercitarono un fascino irresistibile. Lo scopo dei suoi viaggi era di raccogliere emozioni e disegni. Dopo due mesi o più tornava a casa, magro e stanco ma con centinaia di schizzi, quindi usava quelli più interessanti per realizzare litografie o xilografie... "Ed eccovi una delle migliori xilografie che io abbia fatto. Ciò si deve al grande amore che nutro per Pettorano, che considero una mia seconda patria per la meravigliosa posizione geografica che occupa...", così Escher ebbe modo di ringraziare il Cav. Gennaro Orsini che lo ospitò nel suo soggiorno a Pettorano.
L’itinerario prende il via da Pettorano sul Gizio, membro dell'esclusivo club dei Borghi più Belli d’Italia. Arroccato su uno spuntone calcareo lambito ai lati dal fiume Gizio e dal torrente Riaccio, costituisce da sempre il baluardo meridionale d’accesso alla Valle Peligna. Attraversa tutto il borgo (compreso anch’esso nei confini della Riserva), percorrendo le sue pittoresche viuzze, facendo tappa ai suoi gioielli storico-artistici, e al Belvedere Escher, luogo dal quale l'artista olandese ha realizzato gli schizzi di base della sua celebre litografia. Sale poi verso le Pendici, in una verde boscaglia di querce e carpini, per arrivare ad affacciarsi sul Vallone di Santa Margherita dall'alto di uno sperone roccioso molto panoramico verso la Conca Peligna e la Majella. Riscende poi nel vallone, luogo sacro per le sue sorgenti fin dall'antichità, facendo tappa al piccolo santuario dedicato alla santa e alle sorgenti del fiume Gizio. A chiusura dell'anello, si potrà trascorrere il pomeriggio della Pasquetta nel verde dell'area pic-nic del Parco di Archeologia Industriale, con i suoi bei mulini ristrutturati e ancora funzionanti.
A chi non bastasse questo tuffo nella natura incontaminata e nella storia di un borgo che ha affascinato e ispirato artisti, viaggiatori e letterati, ricordiamo che a camminare per i sentieri della riserva c'è la possibilità di incontrare l'orso bruno marsicano... un sogno che potrebbe diventare realtà!
All M.C. Escher works © the M.C. Escher Company B.V.-Baarn-the Netherlands. www.mcescher.com
- Percorso: anello di ca. 7 km
- Dislivello: ca. 400 m
- Difficoltà: E - facile
Possibile l'incontro con...
lupo, capriolo, cinghiale, orso, cervo, volpe, scoiattolo, colubri, anfibiEquipaggiamento necessario
Zaino con spallacci, scarponi da montagna (o almeno scarpe da ginnastica con suola scolpita), bastoncini da trekking (facoltativi), abbigliamento a strati, giacca, mantellina antipioggia o k-way, guanti e berretto, macchina fotografica, crema solare, pranzo al sacco e acqua.
Puoi prenotare fino a...
Entro le ore 18.00 del giorno prima, ai recapiti sotto indicati.
Allo scadere, l'escursione sarà confermata agli iscritti dopo aver controllato le ultime previsioni meteo e il numero dei partecipanti.
Su richiesta di gruppi o singoli, almeno una settimana prima.
Dove ci incontriamo?
Appuntamento alle ore 9.30 a Pettorano sul Gizio (AQ), in Piazza San Nicola (coordinate GPS parcheggio 41°58'31.4"N 13°57'30.4"E). Auto proprie.
Orario di rientro: primo pomeriggio.
Il programma potrà subire variazioni in base alle condizioni meteo.
Costo dell'attività
€ 15,00 a persona (bambini 8-12 anni € 5,00).
Massimo 25 persone.
Dove dormire
Se vieni da lontano, contattaci e sapremo indicarti la struttura ricettiva che fa per te.