Se ami gli spazi sconfinati e i silenzi della montagna, non troverai modo migliore di trascorrere la tua vacanza nei parchi abruzzesi. I borghi delle Terre della Baronia sono piccoli gioielli medievali suggestivi e accoglienti in ogni periodo dell'anno. Il Gran Sasso aquilano ti sorprenderà con i suoi panorami infiniti ed ariosi.

Il nostro viaggio prende il via da Santo Stefano di Sessanio. Superato il Piano Lucchiano, sale per l'ariosa cresta del Monte delle Croci (splendido balcone sulla catena del Gran Sasso) fino al castello di Rocca Calascio e alla chiesa di Santa Maria della Pietà. Il castello domina la Valle del Tirino e l'altopiano di Navelli e sorge su un crinale a 1500 metri d'altezza, in una posizione panoramica straordinaria. L’esperienza di osservare le montagne abruzzesi dall’alto delle sue torri è emozionante e imperdibile.
Scende poi al piccolo borgo di Rocca Calascio, e da lì per una vecchia mulattiera a Calascio, altro gioiello scolpito nella pietra tutto da visitare, con le sue chiese e i ricchi palazzi, che tanto hanno da raccontare sul passato glorioso del borgo. Si prosegue poi verso il Piano Buto, sotto lo sguardo severo della Rocca, e verso Castelvecchio Calvisio, seguendo i passi di Estella Canziani "... the castle village of Castelvecchio. It looked almost as if the houses were part of the burnt-up mountainside, for their colour was only a little paler than the earth and they overhung the ridge in the most forbidding manner". (Estella Canziani, Abruzzi, 1913).

La notte a Castelvecchio Calvisio sarà indimenticabile, la luna che sorge sulla Rocca di fronte, gli ululati dal Piano Viano... le storie e le canzoni della transumanza!

Il giorno seguente, dopo la visita del borgo di Castelvecchio Calvisio (un tuffo nel medioevo, le case-mura, le porte, la chiesa, i vicoli ortogonali, le grotte, le scale e i barbacani... e le ferite inferte dal terremoto del 2009), si riparte per tornare a Santo Stefano di Sessanio. Si scende, tra mandroni e macerine, al Piano Viano, verde e infinito tappeto decorato dalle geometrie dei campi coltivati, testimonianza della secolare volontà delle genti di montagna di riuscire a sopravvivere alle alte quote. Si risale infine a Santo Stefano di Sessanio, membro del club dei Borghi più Belli d’Italia, per visitare le case-mura, la bella torre appena ricostruita, i tortuosi selciati che si insinuano tra le abitazioni e la preziosa eredità lasciata dall’antica opulenza prodotta dal commercio della lana. 

Un viaggio a piedi di due giorni lascia il tempo di "gironzolare" fino al tramonto, è un viaggio lento, un tempo ritrovato per entrare in relazione con la natura, con le persone e con se stessi. Un'opportunità per riscoprire paesaggi, ritmi e silenzi, per attraversare un territorio facendolo proprio, con i suoi colori, i profumi, i cibi, i luoghi segreti... per scoprire con la giusta lentezza usi e tradizioni... e l'anima dei luoghi attraversati!