Nei boschi di faggi dell'area meridionale del Parco Nazionale della Majelle è sempre più facile trovare i segni di presenza dell’Orso bruno marsicano. Questa specie estremamente rara ed elusiva è difficilmente osservabile direttamente in natura e i graffi degli artigli sui tronchi, i ciuffi di peli sugli alberi ricchi di resina, che gli orsi usano come grattatoi, così come le orme e i caratteristici escrementi di grandi dimensioni, costituiti spesso da bacche e frutti, sono spesso gli unici segni che, ad un occhio attento, indicano la presenza di questo mammifero tanto prezioso.

L'itinerario è ricco... anzi ricchissimo: l'Eremo di Sant'Antonio (da Padova... ex Abate) tutto da scoprire, il tratturo, i maestosi patriarchi del Bosco di Sant'Antonio, antica difesa di Pescocostanzo, splendidi nella dorata veste autunnale, la salita fino all'affaccio mozzafiato sulla Montagna Madre e il resto del mondo... con l'occhio sempre attento alla ricerca delle tracce dell'orso e degli altri animali. E poi, la vita segreta degli alberi... la pasciona, la crescita, l'amore, la mutua assistenza, il dialogo... un mondo da scoprire, per tutta la famiglia!

La foto dell'orso in gallery è di Rinaldo Le Donne.