IN COLLABORAZIONE CON L'ANGOLO DELL'AVVENTURA DI AVEZZANO

La Maiella è da sempre “montagna sacra”... per l’uomo che la frequenta fin dal paleolitico. Il suo aspetto così imponente, dolce e rassicurante e allo stesso tempo impenetrabile e misterioso, ha contribuito a creare innumerevoli miti e leggende attorno alle sue vette. Qui, come in nessun altro posto al mondo, sono presenti boschi sacri, templi, e innumerevoli eremi, chiesette e santuari.
Sulla Maiella l’escursionista spesso si ritrova ad essere un pellegrino che vaga alla ricerca di se stesso. Immerso nel silenzio di questi luoghi isolati, nel cuore più nascosto della Montagna Madre, lontano da qualunque distrazione, la natura si tinge inevitabilmente di sacro. Il vento si insinua tra gli spiragli della roccia e tra le fronde dei boschi portando con sé la voce degli eremiti e dei pastori che per secoli hanno abitato questi luoghi… prima fra tutte la voce di Pietro da Morrone, l’eremita che fu fatto papa e poi santo.
Ripercorreremo le sue tracce su antichi sentieri, fino agli eremi da lui più amati, Santo Spirito a Maiella e San Bartolomeo in Legio a Roccamorice, sempre immersi nella natura selvaggia e maestosa della Montagna Madre, i boschi e le cascate del vallone di Santo Spirito e della Valle dell'Alento.

PRIMO GIORNO - A SERRAMONACESCA
Incontro con le guide a Serramonacesca. Nello scenario di una natura splendida nella sua veste primaverile andremo alla scoperta dei tesori custoditi nel territorio dell'antica "serra dei monaci": i ruderi di Castel Menardo, l'Eremo di Sant'Onofrio e l'abbazia benedettina di San Liberatore a Maiella. L'itinerario percorre un tratto del Sentiero dello Spirito, oggi Cammino di Celestino V, che toccando i luoghi di culto e gli eremi più importanti del versante nord-occidentale della Montagna Madre, giunge proprio a Serramonacesca.
A fine escursione, spostamento in auto a Roccamorice per il pernottamento da eremita all'abbazia di Santo Spirito a Maiella. Sarà l’occasione per trascorrere una notte magica nel cuore della Maiella: la cena alla tavola dei monaci, il tramonto tra le antiche mura silenziose, il cielo stellato, il canto dei rapaci notturni, e chissà, la sorte forse ci regalerà l’emozione di ascoltare l’ululato dei lupi!

SECONDO GIORNO - EREMO DI SAN BARTOLOMEO
Al mattino, dopo una lauta colazione, visita guidata dell'abbazia, e poi spostamento in auto fino a Macchie di Coco. per la semplice ma intensa escursione fino all’eremo celestiniano di San Bartolomeo in Legio (610 m), gioiello incastonato nella parete rocciosa del vallone che prende nome proprio dall’eremo. Un tuffo nella natura... il vallone di San Bartolomeo è molto frequentato dalla fauna selvatica (per la presenza dell’acqua) in ogni stagione, e allora sarà facile incontrare caprioli, cervi e cinghiali. Un tuffo nella storia... dalle pitture rupestri del neolitico del Riparo De Pompeis, all’opera degli eremiti e alla vita di Pietro da Morrone (Papa Celestino V), alle capanne in pietra a tholos di un passato più prossimo. Un tuffo nel sacro... scopriremo i riti del culto di San Bartolomeo, rimasti pressoché invariati nel corso dei secoli, e sarà facile farsi catturare dall’atmosfera mistica e dalla bellezza del luogo.
A fine escursione, dopo la rituale tappa golosa, saluti e partenza.

Le escursioni non presentano difficoltà particolari. Cammineremo con passo tranquillo e di tappa in tappa ci soffermeremo ad assaporare la magica atmosfera dei luoghi visitati. Attenti, però! Di certo vi innamorerete della Montagna Madre, e poi non potrete fare a meno di tornarci!!

È possibile partecipare anche alle singole giornate!