"La riserva è il nostro rifugio, un luogo dove il mare culla i nostri pensieri e la natura ci avvolge con la sua tranquillità. Ogni onda racconta storie millenarie, e ogni albero è custode di segreti antichi. In questo angolo di serenità, troviamo pace e riscopriamo la bellezza della vita selvaggia che ci circonda".
Sono parole che si possono leggere sulla pagina Facebook delle Guide della Riserva Borsacchio, impegnate in questi giorni nella lotta contro il taglio arbitrario deciso dalla regione (che riduce del 98% il territorio dell'area protetta).
La Riserva Naturale del Borsacchio nasce nel 2005 per salvare uno dei rari tratti di costa incontaminata dal cemento. Un'area di 1100 ettari divisa fra mare, crinali e calanchi. Al suo interno ricadono edifici storici come la Fonte D'Accolle, la Pineta Mazzarosa, l'antica Stazione Devincenzi, la fascia di dune che sono la casa di specie protette come il fratino e il giglio di mare, i crinali e i calanchi densi di storia con insediamenti romani, necropoli, castelli dimenticati e fornaci di anfore. L'estate scorsa, proprio sulla spiaggia della riserva, c'è stata la nidificazione di una Caretta caretta, e sono nate 47 tartarughine!! Un luogo magico per la natura, uno scrigno di biodiversità da custodire per il futuro.
L'itinerario la percorre dal mare alla collina, per scoprirne i tesori col passo lento di un "camminare" che vuol dire conoscere, amare e tutelare.

La foto del fratino è gentilmente concessa da Luca Di Vincenzo, le altre foto sono tratte della pagina facebook della riserva.